Sono partite le sanzioni Google per coloro che si ostinano a giustificare l’aggressione russa all’Ucraina

Nessuno ne ha parlato ma sembra che i tempi per i propagandisti russi si stanno facendo difficili. Le sanzioni Google vanno a colpire tutti coloro che cercano di guadagnare del denaro negando la guerra e quindi anche i genocidi che gli aggressori stanno compiendo, vedi per esempio Bucha, continuando a creare un appoggio importante a coloro che si stanno macchiando di reati e crimini di guerra.

In cosa consistono le sanzioni Google contro i propagandisti filorussi

La pubblicità rappresenta per i blogger la più importante fonte di reddito e poiché Big G. ha in mano praticamente quasi tutta la pubblicità che circola sul suo motore di ricerca può decidere di mettere sanzioni Google contro determinati comportamenti ritenuti scorretti. Si parla quindi non tanto di algoritmi di penalizzazione per il posizionamento, per altro già rilasciati qualche tempo fa,  ma vere e proprie sanzioni Google. Chi va nel proprio account di Adsense potrà leggere il messaggio:

sanzioni Google

Quindi il colosso informatico statunitense ha deciso di chiudere il rubinetto dei proventi pubblicitari cosa che non farà certamente comodo a coloro che dalla pubblicità traggono i loro profitti. Molto probabilmente la scelta di penalizzare così pesantemente i propagandisti filorussi andrà ad impattare anche su Youtube e le applicazioni.

Le sanzioni Google potrebbero avere un grande impatto sui propagandisti russi

L’Italia è un paese democratico quindi ognuno può dire e pensare ciò che vuole ma sappiamo dalla seconda guerra mondiale che i crimini contro l’umanità non vanno né negati né puniti ma combattuti. Probabilmente questo è il motivo principale per le sanzioni Google.