Molto spesso ci troviamo di fronte a dover interagire col checksum, ma cos’è?

Il checksum è un’insieme di numeri e lettere molto utili per determinare problemi all’interno del software ma anche per determinare se quel determinato prodotto è originale. Questo elemento rappresenta un punto molto importante per cercare di avere un sistema in buona salute cercando di limitare il più possibile gli errori del sistema.

Produrre un checksum significa agire su un algoritmo in grado di produrre una stringa, formata da lettere e numeri, con un alto livello di protezione. Questo particolare algoritmo infatti includono MD5, SHA-1, SHA-256 e SHA-512. Il prodotto che si ottiene è quindi una riga di caratteri alfanumerici che possono essere di grandezza differente ma col medesimo contenuto infatti questo può variare da 1 MB per i file più piccoli fino a 4 GB, il limite massimo. Non di rado i checksum sono chiamati hash e tendono a mutare molto cambiando anche piccoli elementi dello stesso quindi entrando nello specifico se c’è un errore di download del file vi sarà una stringa differente. Il tipo di crittografia di questo elemento varia in base alle sigle citate in precedenza ovvero MD5, SHA-1, SHA-256 e SHA-512.

Parlando di crittografia bisogna ricordare che il MD5 e SHA-1 non sono molto sicuri perché hanno avuto delle collisioni andando a creare dei file differenti quindi attualmente stanno andando un pò in disuso a tutto vantaggio per SHA-256. Questo algoritmo di crittografia si è dimostrato molto robusto in fase di lavoro senza creare dei problemi abbastanza seri in termini di sicurezza. Il checksum quindi rappresenta un’opportunità per rendere la propria esperienza con Windows più sicura senza particolari problemi con questo sistema operativo. Piano piano stiamo entrando dentro le caratteristiche ed i vari componenti di uno tra i migliori sistemi operativi mai creati dal colosso informatico statunitense.